INNESTO

orti Dora in poi

il diario del progetto

30 maggio 2015

Il ponte per la Festa della Repubblica non ha portato via i nostri ortolani che si sono presentati numerosi anche questo sabato per controllare che tutto procedesse per il meglio. Ormai i risultati di semina e trapianto sono evidenti e i partecipanti al progetto sono sempre più ansiosi di mettersi al lavoro sul proprio orto. Assecondando questa iniziativa, abbiamo deciso di proseguire con la pratica e lasciare la lezione teorica per l'ultima parte della mattinata.

Melanzane, pomodori e peperoni sono in fiore! Che meraviglia! Se i nostri eroi saranno bravi a curare le piantine, essi si trasformeranno in frutti, come i primi che si vedono nei cassoni degli ortolani senior che hanno iniziato qualche settimana prima di noi.

Mentre giravamo e osservavamo i nostri amici al lavoro, abbiamo visto qualcuno riempire delle cassette per avere altro spazio e continuare a seminare; altri scacchiavano i pomodori e altri ancora si dedicavano alla rimozione dei primi bruchi affamati e pronti a fare danni.

La manutenzione dello spazio verde comune continua con grande entusiasmo, gli ortolani fanno un ottimo uso delle schede identificative delle piante da mantenere per individuare le infestanti. C’è stato un gran via vai di carriole di sfalci e l’albero di Melo ora è libero e finalmente lo si può osservare da vicino.

Mentre si lavorava, abbiamo visto qualche volto nuovo. Ci sono state visite, apprezzatissime, di alcuni curiosi, che, avendo sentito parlare del progetto, sono venuti a sbriciare.

Dopo aver sostituito i sostegni dei pomodori che crescendo avevano ormai superato le piccole canne usate la settimana scorsa, si è irrigato tutto e ci siamo raccolti per ascoltare Loris parlarci dell’orto biodinamico e dell’orto sinergico, scoprendo la differenza tra queste due filosofie differenti di fare orticoltura.

Chissà che qualche ortolano non prenda spunto e il prossimo anno non tenti di coltivare un orto in cassone sinergico!

Cambiamo location e momento della giornata: incontriamo gli ortolani degli Orti al Centro al pomeriggio, ma l’emozione della scoperta dei primi fiori delle piantine rimane la stessa. I partecipanti ci hanno mostrato orgogliosi i primi risultati delle loro cure. La protagonista indiscussa è stata la zucchina di Gloria e Davide che si è ingrandita a dismisura: si iniziano a vedere piccoli fiori e zucchine alla base; ora la sfida è curarla al meglio per fare in modo che le porti a termine e sia possibile raccogliere!

Alcuni pomodori hanno già dei piccoli frutti acerbi che stanno sbucando tra le foglie, sono cresciuti moltissimo e quindi anche qui i sostegni ormai troppo corti sono stati sostituiti; sabato prossimo avremo modo di legarli alle canne definitive.

Fanno capolino dal terreno i germogli più tardivi, riempiendo di orgoglio gli ortolani che ormai avevano rinunciato e pensavano di aver sbagliato qualcosa.

Abbiamo infine diradato alcune piantine seminate troppo vicine, per permettere alle restanti di svilupparsi al meglio; le talee di rosmarino per ora rispondono bene, sono sopravvissute alla prima settimana dal trapianto e vedremo se effettivamente metteranno radice presto.

Qualche ortolano ha raccolto: non vediamo l’ora di sapere com’è stata la prima insalata autoprodotta dell’estate!

Dopo aver lavorato ed esserci sporcati le mani a dovere, abbiamo ascoltato Alessio parlarci di due grandi famiglie di piante: le solanacee e le leguminose. Parlando nello specifico nel primo gruppo di pomodori, peperoni, melanzane, fagioli, piselli e fave, è stato possibile osservare con esempi diretti sulle piante presenti nei cassoni quali siano le tecniche colturali e i consigli da seguire per curare al meglio i nostri ortaggi.

Prima di salutarci, si raccolgono le adesioni per l'ormai prossimo workshop: ci vediamo sabato 6 giugno a Lezione di Kokedama con Ultraviolet Shop!